Skin gritting: come si fa? Funziona davvero per rimuovere i punti neri? Cosa ci serve per effettuare questa pulizia profonda del viso? Ecco la guida completa.
Oggi scopriamo come funziona un tecnica per la pulizia del viso molto in voga al momento: stiamo parlando dello skin gritting.
Si tratta di un ottimo metodo per andare ad eliminare la sporcizia dalla pelle del nostro viso e liberare i pori occlusi. In particolare, funziona molto bene per rimuovere i punti neri.
Le sue caratteristiche principali lo hanno reso così popolare: è infatti un procedimento semplice, che non stressa eccessivamente la pelle, efficace, facile da realizzare a casa e che possiamo fare con ingredienti comuni.
Bene, cominciamo questa guida allo skin gritting!
Che cos’è lo skin gritting
Come prima cosa, vediamo di capire in cosa consiste lo skin gritting.
Lo skin gritting è un trattamento di pulizia profonda del viso, che mira ad eliminare le impurità e i punti neri, grazie a tre passaggi fondamentali.
A rendere così efficace questa pulizia del viso è la combinazione di particolari ingredienti con il massaggio manuale. Massaggio ed ingredienti agiscono in sinergia e ci aiutano ad avere una pelle di nuovo sana e finalmente libera dai tanto odiati punti neri!
E’ un trattamento delicato sulla pelle e, se lo eseguiamo nel modo corretto, è meno stressante della classica pulizia del viso, che comporta la temuta fase della “spremitura”!

Come si fa lo skin gritting
Lo skin gritting è composto da tre momenti diversi. Vediamoli nel dettaglio
Per prima cosa, puliamo ed asciughiamo il viso. Dopodiché iniziamo la fase 1 e applichiamo l’olio che abbiamo scelto sul viso. Massaggiamolo sulla pelle con delicatezza, per 5 minuti.
Passiamo quindi il panno in microfibra sul viso ed eliminiamo l’olio.
A questo punto passiamo alla fase 2 ed applichiamo la maschera all’argilla sul viso, scegliendo quella più indicata per il nostro tipo di pelle. Lasciamola in posa per il tempo indicato sulla confezione (solitamente 10 minuti). Poi sciacquiamo il viso utilizzando dell’acqua tiepida e rimuoviamo gli eventuali residui.
Lasciamo il viso leggermente umido e applichiamo per la seconda volta l’olio: siamo arrivate alla fase 3 del trattamento di skin gritting. Massaggiamo il viso con movimenti circolari.
Durante la terza fase, grazie alla combinazione tra il movimento meccanico del massaggio e le sollecitazioni effettuate dai prodotti applicati, i punti neri vengono eliminati con facilità ed escono senza bisogno di spremere la pelle. Dovremmo iniziare a sentire tra le dita dei granellini, che sono appunto le impurità fuoriuscite dai nostri pori.
Questo secondo massaggio può durare anche 10 minuti, ma è bene calibrare il tempo in base al nostro tipo di pelle, ovvero se abbiamo la pelle secca o sensibile, è bene ridurre la durata.
Terminata anche questa fase, rimuoviamo delicatamente l’olio utilizzando il panno in microfibra.
Nelle sezioni seguenti troviamo tutte le indicazioni per scegliere il miglior olio e la migliore maschera in base al nostro tipo di pelle.

Che prodotti utilizzare: cosa serve per fare lo skin gritting?
Ci sono 3 prodotti che sono fondamentali per eseguire in modo corretto lo skin gritting in casa. Questi sono:
- un olio detergente,
- una maschera all’argilla,
- un panno in microfibra.
Si tratta di prodotti molto facili da reperire e che potremmo anche già avere a casa!
Utilizzare un panno in microfibra potrebbe sembrare un dettaglio di poco conto, ma in realtà è molto importante.
Questo panno infatti è più delicato rispetto al classico asciugamano. Utilizzando la microfibra riduciamo il rischio di irritazioni e rossori. La sua trama caratteristica inoltre lo rende uno strumento più adatto per questo trattamento.
Quali oli usare?
Per trarre i maggiori benefici dallo skin gritting, è importante utilizzare un olio di buona qualità.
Gli oli naturali (di oliva, di jojoba, di Argan, di mandorle dolci,…) sono un’ottima soluzione. In questo caso, i migliori sono quelli puri, spremuti a freddo e biologici.
L’olio di oliva ha proprietà antiossidanti e protegge la nostra pelle dall’azione nociva dei radicali liberi, andando quindi a prevenire gli effetti dell’invecchiamento.
L’olio di jojoba è una cera liquida e contiene vitamina E, vitamine del complesso B e minerali (zinco, rame e iodio). Ha un’ottima azione idratante ed ha un effetto lenitivo, perfetto se abbiamo la pelle irritata. Inoltre previene la comparsa delle rughe.
L’olio di mandorle dolci ha un’azione antirughe ed anti invecchiamento. Contiene inoltre le vitamine A, D ed E, acido oleico e linoleico.
L’olio di Argan è ricco di vitamina A ed E ed è conosciuto per la sua capacità di donare elasticità alla pelle e prevenire le rughe.
Infine, l’olio essenziale di rosa è particolarmente delicato sulla pelle ed indicato in caso di pelle secca o delicata.
Possiamo anche usare un prodotto specifico, che contenga al suo interno diversi oli. In questo caso, il vantaggio è che beneficiamo di tutte le diverse proprietà che hanno i singoli oli. Io ho scelto questa opzione, utilizzando l’olio di Kiehl’s (più avanti vi racconto tutto).
Quali maschere viso usare
Le maschere viso migliori da utilizzare per fare lo skin gritting sono quelle purificanti. In particolare, le maschere all’argilla si rivelano ideali per questo scopo.
A prescindere da quale scegliamo di utilizzare, la maschera deve essere di quelle che vengono lasciate sul viso ad asciugare: le peel off non vanno bene.
Alcune maschere adatte per questo trattamento sono la Maschera Purificante All’argilla di Fresh,quella di Laneige, di Sephora o di Origins, all’argilla rosa.
Uno dei tipi di pelle più comune è la pelle mista. Si tratta di una pelle che ha un’importante produzione di sebo nella zona T (fronte, naso e mento), mentre il resto del viso soffre di secchezza.
Una maschera all’argilla è un trattamento ideale per questo tipo di pelle, perché aiuta a riequilibrare la produzione di sebo e svolge un’azione antibatterica. L’argilla verde, il tipo più versatile, è ideale per regolarizzare la produzione di sebo ed assorbirne l’eccesso.
Anche se abbiamo la pelle grassa, con tendenza ad avere imperfezioni, troviamo nell’argilla un valido alleato per avere una pelle bella e sana. In questo caso, possiamo utilizzare per lo skin gritting l’argilla verde, quella gialla o rossa.
Per la pelle matura, l’argilla ideale è quella rossa, che deve il suo nome alla colorazione data dall’ossido di ferro. Oltre all’azione detossinante e purificante, l’argilla rossa è particolarmente indicata per le pelli mature perché riduce la formazione di rughe.
Se abbiamo la pelle delicata, l’argilla più indicata per noi è quella rosa, che è un mix tra quella rossa e quella bianca. Essa ha le stesse proprietà purificanti dell’argilla classica, ma è ottima se la nostra pelle tende ad arrossarsi facilmente.
Anche l’argilla bianca è indicata per la pelle sensibile, così come quella gialla o viola. In questo caso inoltre è bene effettuare un massaggio leggero, per non causare eccessivi rossori.
Infine, se abbiamo la pelle secca è preferibile non indugiare troppo durante le diverse fasi del trattamento, perché potremmo irritare troppo la pelle. Le argille migliori sono la bianca, rosa, viola e gialla.

Ogni quanto effettuare lo skin gritting
Pur essendo un trattamento più delicato rispetto ad altri sistemi di pulizia del viso, non dobbiamo esagerare con lo skin gritting.
Lo possiamo effettuare una o due volte al mese, tenendo anche conto di come la nostra pelle reagisce al trattamento.
Se invece abbiamo la pelle sensibile, è meglio limitarci ad un trattamento al mese.
Come i diversi tipi di pelle reagiscono a questo trattamento
Lo sappiamo bene, ogni pelle reagisce in modo diverso ai trattamenti viso. Se quindi non possiamo avere la certezza assoluta di avere un determinato tipo di risultato, possiamo vedere in che modo un certo tipo di pelle generalmente risponde a questa pulizia del viso profonda.
E possiamo anche individuare quali potrebbero essere i tipi di oli o di maschere più indicati, come abbiamo visto nelle sezioni precedenti.
Le pelli grasse e miste sono quelle che traggono maggiori benefici da questo tipo di pulizia. La pelle è purificata e i punti neri vengono eliminati, oltre ad avere una regolarizzazione nella produzione di sebo.
Anche per le pelli secche (che spesso sono sensibili) lo skin gritting può essere un valido trattamento, a patto però di utilizzare maschere all’argilla delicate e di non utilizzare troppa forza nel massaggio, per evitare irritazioni.

Precauzioni da tenere a mente
Per quanto lo skin gritting possa essere efficace, ci sono alcune considerazioni che dobbiamo tenere a mente per avere il massimo beneficio da questa pulizia profonda del viso e non avere effetti indesiderati.
La prima cosa che dobbiamo tenere a mente è di non applicare troppa forza durante il trattamento, soprattutto nella fase del massaggio. Anche il tempo è un fattore da tenere in considerazione.
Non esageriamo, soprattutto durante le prime esperienze! Se esageriamo, il risultato potrebbe essere una pelle infiammata, arrossata e peggiore di quella di partenza.
Per capire se questa tecnica fa per noi, pensiamo anche a quale è il nostro tipo di pelle. Se è molto sensibile, probabilmente lo skin gritting non è indicato, perché andrebbe ad irritarla troppo.
Possiamo comunque fare una prova, diminuendo i tempi del trattamento ed eseguendo un massaggio molto leggero, per valutare poi la reazione della pelle.
Se invece soffriamo di acne o abbiamo una pelle problematica, che ad esempio soffre di eczema o rosacea, consultiamoci col nostro dermatologo prima di procedere con questa pulizia profonda.
Infine, se dopo il trattamento sentiamo la pelle eccessivamente secca, la spiegazione potrebbe essere che stiamo effettuando la pulizia con troppa intensità o troppo frequentemente.

La mia esperienza: ho provato lo skin gritting!
Per eseguire lo skin gritting, ho utilizzato l’olio di Kiehl’s. E’ un olio struccante a base di olio di enotera (o belladonna) e di lavanda, ma che contiene anche olio di gelsomino, di mais, di coriandolo, di rosmarino e di soia.
E’ un prodotto molto delicato sulla pelle ed ha un profumo che mi piace molto.
Ho preferito fare questo trattamento la sera, prima di andare a dormire. In questo modo la pelle poi ha modo di riposare e di riprendersi dalle intense sollecitazioni. Per quel che riguarda la maschera viso, ho utilizzato questa di l’Oréal all’argilla, che avevo in casa.
Cosa ne penso?
E’ un trattamento viso con il quale mi sono trovata bene, nonostante abbia la pelle delicata. Sono stata leggera nel massaggio e non ho esagerato con i tempi: queste accortezze mi hanno evitato eccessivi arrossamenti della pelle.
Per quella che è la mia esperienza, lo skin gritting non è un trattamento rivoluzionario, che ti fa avere una pelle nuova in meno di mezz’ora, però è comunque un validissimo aiuto per mantenere la pelle sana, bella e pulita.
Penso proprio che lo rifarò, ma preferisco limitare la frequenza ad una volta al mese, per non stressare troppo la pelle, visto che la mia è piuttosto delicata e si arrossa facilmente.
Conclusioni
Bene, siamo arrivati alla fine di questa guida su come fare lo skin gritting.
Che dire, ogni giorno se ne impara una!
Ricapitolando, questo è il procedimenti del trattamento:
Fase 1: detergiamo la pelle del viso con un olio apposito.
Fase 2: applichiamo una maschera all’argilla.
Infine, Fase 3: massaggiamo il viso con l’olio.
Dato che i passaggi sono semplice da fare e per di più possiamo utilizzare prodotti che magari abbiamo già in casa, secondo me vale la pena provarlo!
Se invece vogliamo provare un trattamento esfoliante più veloce, possiamo utilizzare questa maschera alla curcuma di Kora Organics, esfoliante ed illuminante. Mi sto trovando molto bene utilizzandola!
Infine, ecco la guida completa alla detersione quotidiana del viso!
A presto,
Carol
Ultimo aggiornamento: 20/12/2022